
Proteste in tutta Italia. Viterbo c’è.
Almeno dieci le barche della Global Sumud Flotilla che nella sera di mercoledì 1° ottobre, sono state abbordate dalla marina militare israeliana in acque internazionali. Lo comunica la Globlal Sumud Flotilla. Di altre imbarcazioni si son perse le tracce e potrebbero essere già state avvicinate e prese di mira dalle navi israeliane.
La Global Sumud Flotilla (Gsf) si trova in acque internazionali, dove il diritto internazionale non consente a Israele né a nessun altro Stato di intercettarle. Per l’art. 87 della Convenzione Onu sul diritto del mare (Cdm), che ha codificato una consuetudine preesistente e vigente anche per gli Stati che non sono parti della Cdm, come Israele, vige la libertà di navigazione.
Il diritto considera il mare internazionale come uno spazio comune utilizzabile esclusivamente a scopi pacifici e che non può essere sottoposto alla sovranità di alcuno Stato (artt. 88 e 89 della Cdm).
Il fine della Gsf è quello di approdare alle coste di Gaza. Israele non ha alcun potere su di esse, come non ne ha sul territorio di Gaza e sullo spazio aereo ma mantiene su tali spazi un’occupazione che la Corte internazionale di giustizia ha definito illegale. Solo la Palestina ha diritti sovrani al largo della Striscia, in base all’art. 2 della Cdm, cui ha aderito nel 2015, notificando l’estensione del proprio mare territoriale fino a 12 miglia nautiche dalla costa, come previsto dal trattato.
Per l’autodeterminazione del popolo palestinese e per il rispetto dei diritti universali, Viterbo si stringe alla Global Sumud Flotilla e al suo intento di ripristinare umanità in uno scenario che ormai non può più definirsi di guerra, ma che traccia il confine tra chi si lamenta per poche vetrine rotte e chi prova a difendere il diritto internazionale e ad essere solidale con un popolo massacrato.
Ogni giorno, dalle 18.00 alle 19.00 il presidio organizzato dal Tavolo della pace, a cui hanno aderito diverse associazioni locali e sindacati come Arci, Aucs, Cgil Viterbo e USB, sarà inamovibile, in piazza del Comune, a Viterbo, a cui si aggiunge il flash mob all’ospedale Santa Rosa in programma giovedì 2 ottobre alle 21.00, nell’ambito dell’iniziativa “100 ospedali per Gaza”, che sta ricevendo adesioni a macchia d’olio in tutto lo Stivale.